io l'uoglio in cul - Luigi Albano

LUIGI
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Io l'uoglio in cul

Io, l'uoglio in cul. Tu mi pardonerai,
O Donna, non uoglio far queſto peccato,
Perche queſto è un cibo da prelato,
Ch'a perduto il guſto ſempre mai.
Deb mettel qui: Non farò. Si, farai.
Perche non s'uſa più dal'altro lato,
Id eſt in potta? Si, ma egli è più grato
Il cazzo dietro che dinanzi aſſai.
Da uoi io uo laſciarmi conſigliare.
Il cazzo e uno, e ſe l' ui piace tanto,
Com' a cazzo gli auete a comandare,
Io l'accetto ben mio, ſpinge l da canto
Più là, piu giù, ci ce ſenza ſputare.
O cazzo buon compagno, o cazzo tanto!
Fogliete l' tutto quanto.
Io l'ho tutto entro, più che uolentiere;
Mà ci uorrei ſtare un anno a ſedere.

(Tratto da sonetti lussuriosi di Pietro l'Aretino, 1556)


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