AI LIBERI PENSATORI
Una fede cieca,
non sentita,
una fede non intelligente,
non è la vera fede;
è pura superstizione quando anche avesse
per oggetto la verità...
Il Libero Pensiero non riconosce limiti; esso afferma la verità, non la sottrae all'indagine; ammette i principii, non ha dogmi da imporre, non misteri da occultare, esso, ammettendo la perfettibilità in tutte cose, si inoltra con perseveranza nei segreti della natura, e qui asserisce che è provato, rigetta ciò che è assurdo, discute ciò che non lo è, ma non crea simboli né fabbrica vincoli e a nessuno dice: credete! perché il Libero Pensiero rappresenta il progresso indefinito affermato dalla storia.
Un saggio (pubblicato nel 1867 dalla Tipografia Claudiana a cura di Napolèon Roussel) sull’Ateismo – Panteismo – il Dubbio.