UTILIZZO DEL PENDOLO
NORME PRELIMINARI
La pratica della radiestesia è molto delicate, basta una semplice interferenza per invalidare l’esito dell’esperimento.
Di seguito le norme da osservare:
- il radiestesista non operi quando l'atmosfera è perturbata da neve, pioggia o vento; quando è afosa, nelle ore in cui il sole scalda eccessivamente, o la temperatura è molto fredda. Sono da preferirsi i giorni nuvolosi e quando la pioggia ha purificato l'aria dalla polvere e dai gas inquinanti.
- Eviti di operare durante la digestione.
- Agisca in stato di benessere fisico, di serenità spirituale, di ottimismo circa la riuscita dell'operazione; preferibilmente lontano dall'attività sessuale. La stanchezza e l'agitazione sessuale nocciono alla chiarezza del responso. L'esperienza dimostra che i radioestesisti più pronti e più esatti si trovano tra le persone votate alla castità perfetta o di età matura.
- Sia bene orientato: preferibilmente con il petto rivolto verso Est (il fianco sinistro a Settentrione). L'orientamento migliore può variare da persona a persona. È indispensabile per alcune esperienze, come nell'uso di certi quadranti e semiquadranti, sui quali è indicata la direzione verso cui si deve orientare il quadrante stesso.
- È di grande importanza, finché dura la ricerca, di concentrarsi su una sola cosa, escludendo ogni altro pensiero. Anche una qualsiasi rimanenza dei pensieri che in precedenza avessero occupato la mente, può turbare l'operazione. In altri termini, prima di agire, il radiestesista deve fare il «vuoto mentale», al quale è bene allenarsi, affinché si produca automaticamente.
- Non si fissino gli occhi su cose o persone circostanti, ma sull'oggetto della ricerca, o un suo «testimone». Guardare l'oggetto della ricerca o un suo testimone è di massima importanza a causa delle radiazioni emesse dagli occhi dell'operatore. Dette radiazioni, intrecciandosi con quelle provenienti dall'oggetto, aiutano a conoscere le qualità dell'oggetto stesso e quanto a esso riguarda. In tal modo si evitano le distrazioni, capaci di disturbare il processo neuropsichico già iniziato. La distrazione è infatti il peggior nemico del radiestesista!
- Il tavolo di lavoro sia di colore non vivace; possibilmente lo si copra con un foglio di carta nera. si faccia attenzione a che i cassetti del tavolo non contengano oggetti di ferro o medicinali.
- Poiché anche i colori possono influire sul moto del pendolino, non si operi vicino ad abiti o arredi dalle tinte violente.
- Non si adoperino occhiali e si eviti la vicinanza di gioielli, poiché capaci di influenzare il moto dell'apparecchio. Perciò, se l'operazione riguarda una persona presente, ci si assicuri che non porti anelli, braccialetti, collane, che non abbia in tasca medicine, monete o altri oggetti di metallo. L'operatore, a sua volta, non porti braccialetti o anelli alle dita, né tenga su di sé chiavi o medicinali.
- La persona oggetto della ricerca e il radiestesista stesso non indossino indumenti di fibra sintetica (nailon, raion, terital), anch'essi capaci di influenzare il moto del pendolino. Si tenga presente che gli indumenti venduti come lana, cotone, lino, spesso sono di tessuto misto: di fibra naturale e di fibra sintetica, quindi anch'essi da scartare.
- La persona oggetto della ricerca stia eretta con le suole delle scarpe sul pavimento, o i piedi nudi sul tappeto. Non incroci le gambe, né sovrapponga i piedi l'uno sull'altro. In caso che non fosse possibile tale posizione eretta, l'operatore gliela faccia prendere con un comando della propria mente. Egli stesso stia in piedi con le suole delle scarpe poggiate sul pavimento. Se ambedue stanno seduti, sempre con comando mentale, prima di operare, siano posti nel modo sopra indicato.
- Le scarpe del radiestesista e del soggetto siano di cuoio, senza solette di sughero, di gomma o di altro materiale isolante.
- Al momento dell'operazione il radiestesista, con i muscoli ben rilassati, regga il pendolino con la mano destra alquanto piegata verso il basso, tenga il braccio fermo e il gomito appoggiato al tavolo, Il braccio sinistro va tenuto pendente lungo il corpo con il palmo della mano rivolto verso terra.
- Al fine di evitare l'autosuggestione, il radiestesista, concentrandosi sull'oggetto della ricerca, si ponga in perfetto stato di indifferenza circa il responso. A tale scopo c'è chi consiglia di dire a se stesso due o tre volte prima dell'operazione: «io sono perfettamente indifferente». Il fenomeno dell'autosuggestione non si verifica facilmente. Infatti, mentre in certi casi il pendolino si arresta contro la volontà dell'operatore, in altri casi, nei quali si pensa che l’apparecchio debba muoversi in un determinato senso, si muove invece in senso opposto. Inoltre, se bastasse l'autosuggestione, i principianti, tenendo il pendolino, dovrebbero sempre avere il successo desiderato, cioè di vederlo girare. Invece, per quanto desiderino vederlo muovere l’apparecchio resta immobile; quando vorrebbero tenerlo fermo, il pendolino imperterrito si muove.
- Per prevenire l'etero suggestione proveniente dai presenti, l'operatore si apparti, o per lo meno allontani gli individui scettici, male intenzionati, o interessati al responso. Le radiazioni del loro pensiero possono influenzare il moto del pendolino, agendo sul subcosciente del radiestesista. Ciò può avvenire anche se essi non intendono disorientare l'operatore, o falsare il risultato. Quindi, alcune volte conviene che la persona da esaminare non sia presente all'operazione, tanto più che può essere sostituita da un suo «testimone». L'etero suggestione può verificarsi anche da parte di persone lontane, in atto di eseguire gli stessi esperimenti. Perciò si faccia in modo che l'altro operatore sospenda le ricerche In ogni caso è bene che le persone presenti siano poche. Con il crescere del loro numero aumenta la possibilità di interferenze, salvo che i presenti siano tutti favorevoli e attenti. Allora si può ottenere un risultato anche migliore. Nelle questioni di molta importanza, per evitare l'etero suggestione proveniente dallo Spirito del Male, io uso neutralizzarlo con il Segno della Croce, efficacissimo per tenerlo lontano.
- Si eviti di essere frettolosi. La brama di avere una pronta risposta può nuocere al buon risultato dell'operazione. Se ai primi tentativi il pendolino non si muove, per facilitare l'operazione, si dia all'apparecchio un movimento rotatorio od oscillatorio, di conseguenza il pendolino prenderà subito il movimento giusto.
- Sulle mani dell'operatore, sugli oggetti da esaminare e sugli strumenti di lavoro possono essere rimaste radiazioni di oggetti o di persone con cui si è stato in contatto. Queste rimanenze devono essere annullate, passando sulle mani, sugli oggetti e sul pendolino i due poli di una calamita o un cannello di zolfo. In mancanza di calamita o di zolfo, si ponga un foglio di carta bianca sotto l'oggetto in esame, si spolveri accuratamente ogni cosa, si soffi sulla punta del pendolino e si scarichino le mani facendo toccare al pollice della sinistra l'indice della destra, e al pollice della destra l'indice della sinistra.
- All'inizio di un'operazione, si consiglia di togliere dal tavolo di lavoro fotografie o altri oggetti adoperati nelle precedenti ricerche, e di disimpregnare il pendolino facendolo passare lentamente nel cavo della propria mano sinistra, oppure battendolo dolcemente sul tavolo o sul terreno.
- Per non stancarsi e per non esaurirsi, l'operatore eviti di prolungare le ricerche per più di un'ora di seguito. Il radiestesista che prolunga gli esperimenti piu del dovuto può diventare irrequieto, avere pulsazioni violente al cervello e iperattività renale. All'apparire dei primi sintomi, per tutelare la propria salute e per la sicurezza del responso, è bene sospendere subito l'operazione.
Non forzare a effettuare un protocollo di guarigione su un'altra persona.
Alcune persone hanno bisogno di passare attraverso una malattia o un problema di salute per evolversi.
Altri non sono aperti a questo.
Ogni persona nella vita si trova dov'è grazie alle decisioni che ha preso e le azioni che ha intrapreso.
Anche se è buona cosa aiutare le persone a fare scelte migliori, non è nostra la responsabilità dei pasticci che hanno combinato nelle loro vite.
Non permettere a nessun cliente di farti venire dei sensi di colpa perché i suoi problemi non si risolvono nonostante i tuoi sforzi.
(Fonte: La Radiestesia applicata alla Medicina del Prof. Dott. Fernando Bortone)