Come si seducono le donne - Luigi Albano

LUIGI
LUIGI
Vai ai contenuti
COME SI SEDUCONO LE DONNE

Ricoverato in ospedale, Marinetti compone: Come si seducono le donne, un susseguirsi di confessioni, esibizioni nonchè teorizzazioni sull’immaginario erotico femminile (dei primi del 1900) e su come sfruttarne i punti fragili per ottenere le grazie del maggior numero di donne possibile.

La pubblicazione dell’opera fu annunciata con un intensa campagna pubblicitaria sulla rivista “l’Italia Futurista", n. 25 anno secondo del 5 agosto 1917 e il libro uscì a Firenze a settembre per le «Edizioni da Centomila Copie».

In questa edizione la censura “imbianca” sei pagine del capitolo VIII, La donna e la complicazione, parte che è stata riprodotta in questa edizione digitale.

Una seconda edizione esce nei primi mesi del 1918 con una integrazione ma anche questa venne censurata.

Nello stesso anno una nuova edizione fu pubblicata, edizione ricopertinata con un disegno a colori di Mario Bazzi e la dicitura “Edizioni Excelsior” (casa editrice inesistente, l’Excelsior era il nome dell’Hotel di Milano dove alloggiava Emilio Settimelli, carissimo amico di avventure del Marinetti nonché protagonista del secondo futurismo fiorentino).
Il Marinetti afferma di aver scritto la prima parte di Come si seducono le donne durante il suo ricovero a Udine (maggio 1917), smentendo così la sua nota delle precedenti edizioni (1917 e 1918), nella quale spiegava di aver dettato il libro a Corra nel settembre 1916, e di aver poi corretto le bozze a Udine.

La parte censurata, fu pubblicata poi nell’edizione del 1920 con il titolo "Come si seducono le donne e si tradiscono gli uomini", casa editrice Sonzogno - Milano e racconta le avventure di una suora che per il bene del convento si concede a un giovane allevatore di maiali il quale per ricompensare le dolci e sensuali attenzione della monaca, in cambio gli offre dei porcellini.

Si comprende che il giovanotto, abile amante non era altro che Satana in persona.

Nonostante l’intervento della censura l’opera ebbe molto successo, nel 1926 venne pubblicata in Buenos Aires una traduzione in lingua Spagnola a cura di Julio S. Gimenez: “Como se seducen las mujeres y se traicionan los hombres - Coleccion Afrodita”, ristampata come “Nueva Coleccion Afrodita” negli anni 1927, 1933 e 1940.

Quest’ultima ristampa fu in modo definitivo sottoposta a sequestro con decreto del 27 maggio 1941.

“Cosa bisogna avere per sedurre tante donne? Avere tutte le qualità di un futurista italiano. Corpo agile, forte, aggressivo. Muscoli militarizzati. L’eleganza e i capelli meravigliosi di Bruno Corra, oppure la calvizie elettrica di Marinetti. Potente vitalità. Tutta la scala dei semitoni nella voce maschia. (…) Il denaro necessario per prendere una carrozza o un’automobile di piazza e affittare una camera d’albergo. Forti attitudini oratorie. Ingegno novatore. Saper dare uno schiaffo decisivo a tempo e soprattutto coraggio, coraggio, volontà, coraggio, coraggio. Non essere mai pedante, professorale, culturale. (…) Odiare i mezzi termini. Considerare la donna come una sorella del mare, del vento, delle nuvole, delle pile elettriche, delle tigri, delle pecore, delle oche, dei tappeti, delle vele. Non mai considerarla come sorella delle stelle… Hanno tutte un’anima, dipendente però dalla lunghezza dei loro capelli, fili conduttori dell’uragano. Pensano, vogliono, lavorano; preparano anch’esse il progresso intellettuale dell’umanità. Ma sono tutte fondamentalmente recettive. Amano, sentono colui che le desidera con maggiore volontà, con maggiore prepotenza d’istinto. Adorano la forza del più coraggioso, del più eroico. Eroismo: ecco l’afrodisiaco supremo della donna!”

Buon libro.
© Luigi Albano
© Luigi Albano 2017
Torna ai contenuti