INCONTRO INASPETTATO
Prima di inoltrarvi nella lettura di questa monografia sulla strega voglio raccontare un episodio accadutomi nel lontano 1985.
Mi trovavo in Val Clarea, piccola valle della Val di Susa in provincia di Torino, in auto a percorrere un sentiero sterrato che porta alle pendici del massiccio dell'Ambin (gruppo montuoso delle Valli Cozie).
Un tempo questo sentiero permetteva di superare le Alpi: la leggenda racconta che furono oltrepassate da Annibale con i suoi elefanti, poi in epoca altomedioevale una grande frana ha interrotto tale passaggio.
La strada era stretta e tortuosa a
malapena l'autovettura riusciva a transitare, quando improvvisamente notai
sulla destra della careggiata un grande fagotto nero: a distanza non riuscivo a
distinguere cosa fosse, ma mentre mi avvicinavo la definizione si faceva sempre
più chiara e infine compresi che si trattava di una persona vestita di nero con
il capo coperto, presumibilmente una donna seduta sul ciglio della strada.
Al che, in considerazione del fatto che
tale posto era completamente deserto e arido, e che non vi era alcuna
abitazione nelle immediate vicinanze, mi fermai per chiedere se avesse bisogno
di qualcosa.
Tirai giù il finestrino ed esternai il
mio aiuto.
La prima richiesta non sortì alcuna risposta,
quindi ripetei la domanda, affinché la persona si girò....... e in quel momento
il mio sangue si raggelò.
Non avevo mai visto e nemmeno immaginato
potesse esistere una persona, molto avanti con l'età, di tale bruttezza, che
tutti i disegni e i film che hanno rappresentato creature mostruose erano
semplici fumetti per bambini al confronto.
Le gambe iniziarono a tremarmi, non
riuscivo a inserire la marcia per partire e nemmeno a tirare su il finestrino.
L'interlocutore non mi rispose, il suo sguardo
era di sfida e pieno di odio ma mi feci coraggio e finalmente riuscii a
ripartire.
Anche lei si alzò e con un’agilità di una
quindicenne, la vidi innanzi alla mia autovettura intenta a proseguire per la
mia stessa strada.
Io acceleravo ma lei era più veloce di
me, 20, 30, 40, 50 km orari nulla da fare lei era sempre avanti, non la vedevo
correre, vedevo solo la sua figura nera con un lungo bastone che alzata da
terra di una ventina di centimetri si spostava in avanti.
Questa corsa durò sino al raggiungimento
di una curva, ove misteriosamente e per mia fortuna non la vidi più.
Sono certo di aver incontrato una Masca.