LA INVOCAZIONE DEI SANTI CONDANNATA DALLA SANTA SCRITTURA E DAI SANTI PADRI
La Chiesa di Roma insegna, che per ottenere da Dio le grazie cha da Lui imploriamo, bisogna ricorrere ai Santi, adorarli, o render loro un culto, inginocchiarsi innanzí alle figure, immagini, a pitture che li rappresentano, o alle loro reliquie e fervorosamente pregarli, onde intercedano per noi presso Dio.
La Chiesa Romana assicura che questo è un mezzo eflìcace, perchè Dio mosso dalla intercessiome dei Santi accorda la grazia che gli è domandata.
Coloro che ignorano le Sante Scritture credono a questo insegnamento, e pie e devote persone, fanno accendere candele innanzi a questa o a quella immagine, spendono danaro per farne la così detta festa e si inginocchiano innanzi alla statua o alla pittura o ad un osso, (reliquia) che credono rappresentare il Santo, o essere appartenuto al Santo, e nella credulità che li ascolti, effondono in preghiere e atti di adorazione come se fosse Dio stesso.
La Chiesa di Roma insegna che cosi facendo si adempie la volontà di Dio, ma la Chiesa di Roma ci inganna perchè tali atti, tali preghiere sono una manifesta trasgressione al comandamento di Dio; e chi le fa si rende meritevole del terribile rimprovero che S. Paolo fa a coloro i quali avendo conosciuto Dio ne hanno mutato la gloria incorruttibile "nelle concupiscenze dei loro cuori, la verità di Dio in menzogna, adorando e servendo la creatura, lasciato il Creatore" - Rom. I. 24, 25.
Nato nella Chiesa di Roma, ammaestrato nella erronea dottrina, prestai anche io culto ai Santi, adorai le immagini, stetti in ginocchio delle ore innanzi a loro: ma trovato il libro della legge dell'Eterno, la Parola di Dio, rigettai quel culto perchè espressamente Dio me lo proibiva, e domandai perdono della involontaria trasgressionme: e Dio mi ha nella sua bontà perdonato e col perdono mi ha fatto conoscere in tutta la sua chiarezza e purezza, l'errore nel quale ero stato ammaestrato.
Come Levi, o Matteo, cha fa un gran convito di amici perchè riceve Cristo nella sua casa, come Andrea che premuroso cerca il fratello Pietro per dirgli ho trovato il Cristo e per condurlo a Lui, come Maria che ha scelta la buona parte ponendosi ai piedi di Gesù, così, caro lettore voglio condurti a Cristo, indurti a lasciare la invocazione ed adorazione dei Santi e delle immagini mostrandoti:
- Che la invocazione dei Santi o delle Immagini è proibita dalla Santa Scrittura, dai Concili dei primi Secoli, dai Santi Padri;
- Che è inutile invocare i Santi essendo sufficiente e solamente necessaria la intercessione di Gesù Cristo;
- Che il Santo che si invoca è impossibile che ci ascolti;
- Che la invocazione e il culto dei santi sono basati su falsi miracoli;
Finalmente che non si è certi che quella reliquia, quella statua, quella immagine appartenga e rappresenti il santo al quale è reso culto o adorazione.
Ebook trascritto in ortografia originale dell'omonima opera, pubblicata in Firenze nel 1861 di cui si sconoscono le generalità complete dell'autore che si firma Alete.