Dubbio tre
Avea la Panta, da bisogno astretta,
Concessa la sua potta a un giovin saggio,
Il qual trovò la via non molto netta,
Ne potè asciutto andar per il viaggio:
Dal che indi passò in altra stradetta,
Che vicina gli stava a più bell'aggio.
Perciò la possession ha egli turbata,
E questa via dev' essergli vietata?
(risoluzione di Pietro l'Aretino)
La costumanza, nella terra mia,
Scritta de servitute et in latino ,
Vuol ch'a chi del passar non ha la via
Sia costretto di dargliela il vicino ;
Cosi se quella ancor distrutta sia,
Per strano caso o per voler divino
Itaque dico , che non fece male ,
Perchè la via de aver più vicinale.
(Tratto da Dubbj amorosi altri dubbj e sonetti lussuuriosi di Pietro Aretino dedicati al Clero, pubblicato in Roma nel 1792 nella stamperia Vaticana con privilegio di Sua Santità)