Il Generale Massena
Nell'assedio di Genova il generale Massena si vide ridotto alle più crude estremità.
Lottava contro tutte le forze degli Austriaci con un'armata estenuata dalle fatiche e dalle privazioni, e malgrado la sua prodigiosa inferiorità, faceva patire tutti i giorni al nemico considerevolissime perdite.
Il 10 maggio 1800, il generale Ott, austriaco, essendosi permesso una villana millanteria, annunciando al generale Massena ch'egli tirava cento colpi di cannone per festeggiare una sua vittoria riportata sulle truppe del generale Suchet, notizia questa falsa e menzognera, indegna di un leale ed onorato soldato, l'illustre difensore di Genova preparò una risposta splendida e strepitosa alla bravacciata austriaca.
L'indomani sortì dalle assediate mura di Genova con due colonne.
Quella di sinistra comandata dal generale Soult, rimontò il Bisagno e girò il Monte Ratti; quella di destra, comandata dal generale Miollis, attaccò il Monte Ratti di fronte.
Gli Austriaci assaliti con indicibile vigore dai Francesi, furono precipitati in massa nei burroni e nelle fiumane, perdettero quella importante posizione, e rimasero mille cinquecento prigionieri nelle mani del nemico.
Il generale Massena rientrò la sera trionfante nella città di Genova, e l'indomani mattina scrisse al generale Ott, ch'egli tirava cento colpi di cannone in onore della sua vittoria del giorno antecedente.
Eroica e nobile vendetta, ben degna del gran cuore dell'illustre Massena!